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lunedì 21 aprile 2014

Goldrake torna in tv (secondi 25 episodi: 12-12-1978/ 12-01-1979), articoli di Repubblica, Corriere della sera, Stampa, l'Unità



Nel precedente post riguardo l'esordio tv di Goldrake si era visto che non aveva suscitato alcuna polemica, anzi, c'era stata pure la giornalista del Corriere della sera Giulia Borgese che aveva elogiato la serie robotica giapponese.
Il 12 dicembre succesivo inizia la seconda parte della serie, che la Rai aveva diviso in tre tranche, e per un mese esatto Goldrake resterà sugli schermi televisivi. Questa volta i giornalisti non resteranno con la penna in mano come durante la prima trasmissione, scatenando un una serie di polemiche sulla diseducatività del cartone, ma ci sarà qualche (più di quelli che immaginavo) giornalista che prenderà le difese di Goldrake.
La scan sopra riporta come il Corriere della Sera il 12 dicembre 1978 annunciava il ritorno di Goldrake sulla Rete 2, l'articolo si sofferma sul cartone animato giapponese solo nelle prime righe, annunciando semplicemente il "gradito" ritorno di Goldrake. Nessuno strale, nessun allarmismo, niente censure preventive.



A questo punto bisogna dar conto di una notizia di cronaca che campeggiava addirittura sulle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali, e che, a mio avviso, svolse una parte, magari minima, nello spostare l'attenzione su Goldrake: una serie di avvistamenti di UFO nel napoletano.
Propongo solo l'articolo di Repubblica, ma la stessa notizia venne commentata anche dagli altri quotidiani nazionali, in questo caso l'articolo di prima pagina è a firma non di un giornalista di secondo piano, Paolo Guzzanti (molto prima della sua conversione berlusconiana...).
C'è da dire che con tutte le notizie luttuose del periodo (basta fare una minima ricerca sul web) quella dell'UFO partenopeo era di carattere leggero e divagatorio.



La Repubblica, nel palinsesto Rai per la vigilia di Natale ed il Natale 1978, probabilmente per il successo di ascolti, promuove Goldrake a programma a sè stante, dividendolo dal suo contenitore tv originario ("Buonasera con..."), infatti alle 19 e 10 si può leggere "Atlas Ufo Robot" ed il titolo della puntata.




Fino ad ora si può annoverare un solo articolo di analisi su Goldrake, quello positivo di Giulia Borgese il 9 maggio 1978 sul Corriere della Sera (presentato nel post sull'esordio di goldrake in tv), ma il 6 gennaio 1979, sempre sul Corriere della Sera, il giornalista Luca Goldoni in seconda pagina torna sul robot giapponese, ed anche questa volta il giudizio è positivo!
Quasi a voler smentire la nostra memoria (ed anche i tanti articoli di condanna presenti nell'Emeroteca Anime di questo blog) inizialmente Goldrake ebbe stampa positiva. Questo articolo di Luca Goldoni anticipa di un solo giorno il famigerato articolo su La Repubblica di Silverio Corvisieri che diede il la alla demonizzazione di Goldrake.
L'articolo del giornalista del Corriere della Sera, pur con qualche imprecisione, è un'ode a Goldrake, partendo da una lettera che criticava la serie tv, invece di demonizzarla, ne prende subito le difese, tranquillizzando i lettori del Corsera.




Il giornalista dimostra di seguire la serie (come Giulia Borgese), entrando nei particolari delle puntate (pure di quel povero sfigato di Alcor/Koji Kabuto...), e semplicemente chiede al lettore che differenza ci sia tra Goldrake e "l'arrivano i nostri" dei film americani.




In una nazione waltdisney-dipendente si azzarda a giudicare superiori i cartoni animati giapponesi rispetto a quelli del produttore di Biancaneva, Bambi e Dumbo, ne esalta i colori e le moderne tecniche di ripresa. Nel proseguo dell'articolo passa alla non bella situazione del paese, usando Goldrake per evidenziare quanto positivo possa essere il trionfo dei buoni, rispetto alla società italiana in cui pare che i buoni non vincano mai (non è cambiato molto il paese dal 1979...).








Il giorno dopo su La Repubblica si potrà leggere l'articolo di Silverio Corvisieri che vedrà in Goldrake il nuovo pericolo per la nazione, come se di pericoli veri già l'Italia non fosse piena, sembra quasi che La Repubblicia abbia deciso di schierarsi contro Goldrake solo perchè il Corsera ne aveva parlato bene...
Il 12 gennaio 1979 termina la seconda parte di Goldrake, ed il 13 gennaio sempre il Corriere della Sera esce in prima pagina con un articolo di Leonardo Vergani che solo in minima parte riguarda Actarus e soci, però già si nota l'accenno alle polemiche secondo cui la serie robotica giapponese "perseguirebbe l'ideologia dell'annientamento", per fortuna c'è un altro eroe negativo su cui sfogarsi: Fonzie (che personalmente ho sempre detestato).











Il 14 gennaio 1979 di nuovo sul Corriere della Sera Giulia Borgese torna a scrivere di Goldrake, ormai lei è la paladina dell'eroe robotico, che difende dall'ignoranza italica.





Giulia Borgese accenna alle polemiche scatenate da Silverio Corvisieri su La Repubblica, ma poi si limita a cercare di spiegare agli adulti che leggono i suoi articoli il punto di vista dei bambini, che di solito nessuno ascolta.





Giulia Borgese dimostra, di nuovo, di seguire la serie, di conoscerne personaggi e l'evolversi della storia, a differenza dell'onorevole Corvisieri e di tanti dopo di lui ( Michele Serra, Nantas Salvalaggio, Alberto Bevilacqua, Dario Fo, Vittorio Zucconi).
Pare quasi che anche lei si preoccupi, quanto i piccoli telespettatori, della salute di Actarus.







Nel finale dell'articolo viene citato anche il cantante di Caravaggio che canta la sigla di Goldrake, Alberto "Michel" Tadini.





Il 16 gennaio 1979 l'Unità appoggia la campagna di stampa contro Goldrake (vabbè, drammatizzo un po', in pieno stile "Studio Aperto") con un articolo abbastanza duro di Giorgio Bini.




Forse, vado a memoria, "l'apriti sesamo" di cui parla Bini dovrebbe, invece, essere "Sesame Street" coi personaggi del Muppet Show. La "canzonetta scema" di Goldrake era così scema che ancora viene cantata, e suscita sempre le medesime emozioni.


Una delle accuse classiche a Goldrake era quella di accumunare gli alieni al nemico, quando in realtà pure protagonista e sua sorella erano alieni.
L'altra critica che Bini muove contro Actarus è quella di superomismo, quando, invece, lui non vuole mai imporre se stesso in alcun modo, non vorrebbe neppure combattere, e per parte della serie tiene segreta la sua identità. Il superomismo non lo vedo proprio.



Nel "post scriptum" Giorgio Bini, inanellando una serie di topiche mica da ridere, chiude in bellezza il suo articolo. A parte la questione della fisionomia "occidentale" dei personaggi degli anime, che si spiega con il semplice fatto che i giapponesi si vedono così (oltre al fatto non disegnavano i personaggi pensando ad una commercializzazione estera, veniva sempre prima quella giapponese), restano assai oscure le ultime righe con l'accenno a Maria Fleed. Pare che Bini non consideri possibile che le ragazze giapponesi potessero andare in moto ed indossare jeans...




Il 17 gennaio (quindi a soli cinque giorni dalla fine della seconda serie) 1979 anche La Stampa di Torino, con un articolo di Luciano Curino, si sveglia.



L'autore su Heidi è abbastanza preciso, quasi azzeca i nomi di IsaoTakahata (Takanata) e Yoichi Kotabe (Yatabe), spingendosi pure a fare qualche complimento alla serie.
Anche se poi ne sminuisce il valore (basta pensare che viene trasmesso ancora oggi) parlando solo del succeso commerciale e di ascolti, mai dei suoi contenuti.
Su Goldrake sbaglia a considerare la prossima serie come la seconda, quando lo era quella appena finita, la successiva sarà la terza ed ultima serie.



La cosa bella di questi vecchi articoli e leggere come e quanto i giornalisti erano pronti ad inventarsi cose senza avere nessuna nozione di un argomento, spesso senza neppure fare lo sforzo di cercarla.
Grande è lo scoop (o "sgub" alla Biscardi) di Bini che ci rivela come il nome di Goldrake i giapponesi l'abbiano copiato un po' da Goldfinger ed un po' da Mandrake, peccato che il nome originale fosse Grendizer. Ovviamente il giornalista non lo sapeva (forse poteva scoprirlo facendo il giornalista?), ma perché arrischiarsi a scrivere una cosa così?




Io non sono mai stato davanti alla tv a guardare Goldrake facendomi sanguinare gli occhi, mia madre non me lo avrebbe permesso...
Salta fuori il solito Silverio Corvisieri... tanto per rednere l'idea di quanto il suo articolo influenzò almeno la carta stampata.




Si, l'animazione giapponese costava meno di quella europea, anche perchè tutte le serie che importammo in Italia fino agli anni 90 erano già state ammortizzate in Giappone.






Nelle pagine dei programmi televisivi Il Corriere della Sera annuncia che alle 12,30 del 24 gennaio 1979 sulla Rete 2, nel programma "Pro e contro" del TG2, si confronteranno il deputato Silverio Corvisieri (ovviamente contro Goldrake) e Giulia Borgese (pro Goldrake). Trovo molto interessante scoprire che Silverio Corvisieri riuscì a divulgare le sue teorie anti goldrakkiane anche in televisione, pur con un contraddittorio.
Quanto sarebbe bello che la Rai mostrasse quella puntata.





Il giorno dopo la trasmissione su Goldrake al TG2 il Corsera (25 gennaio 1979) riferisce sul dibattito tra la sua giornalista Giulia Borgese e il deputato Silverio Corvisieri. Un vero peccato non poter vedere qualla trasmissione.






Da notare come un collega del Corsera di Giulia Borgese la etichetta come bambina, in quanto difende Goldrake, per "M. Po." solo i bambini difenderebbero Goldrake.



Chiudo il post con le reazioni della carta stampata alla trasmissione della seconda parte di Goldrake con un articolo de La Repubblica del 19 gennaio 1979 a firma Beniamino Placido, in cui si celebra il 25esimo compleanno della tv italiana.





Beniamino Placido indaga sul potere della televisione, su quanto incuta timore il suo potere comunicativo.




Per Placido il quiz non è il diavolo della tv, a differenza di ciò che molti pensavano.







Arrivati alla questione Goldlrake pare che Placido già non ne possa più della polemica (e siamo solo al 19 gennaio, 10 giorni dopo l'articolo di Silverio Corvisieri su questo stesso quotidiano), mi pare che apprezzi più l'eroe robotico giapponese che il deputato della repubblica italiana. Anche perchè si fa  spiegare Goldrake dalla figlia di 10 anni, e lui cerca di ascoltarla.






Il terzo ed ultimo post di questa trilogia sulla prima trasmissione di Goldrake:
Ultima apparizione di Goldrake (22 episodi: 11-12-1979/6-01-1980), articoli di Corriere della sera, Stampa, l'Unità


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