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lunedì 6 aprile 2015

"Senza famiglia, il bambino Remi e il cane Capi" 1979 - cartonato del film "Chibikko Remi to meiken Kapi" (1970)



Questo cartonato su Remi è uno dei tanti esempi di quale fu l'entità del successo economico dei "cartoni animati giapponesi", che spinse gli editori italiani (ma anche aziende di giocattoli, alimentari, cinema, etc etc) a pubblicare qualsiasi cosa pur di portarsi a casa una fetta della torta. E se non si avevano specificatamente i diritti di una determinata serie, venivano pubblicati titoli simili pur di ingannare lo sprovveduto bambino, tipo:
"fumetti apocrifi";
"film di montaggio";
"film fake".
In particolare questo Remi voleva inserirsi nella scia del successo della serie tv Rai, proponendo un altro bambino senza famiglia, non quello di Osamu Dezaki, ma quello assai precedente della versione cinematografica del 1970, per la regia di Yugo Serikawa.
Un genitore andava in libreria per comprare un libro del nuovo Remi, e se ne tornava a casa col vecchio Remi, poi vallo a spiegare alla prole che la Mondadori l'aveva turlupinato... anche perchè la trama di questo Remi cinematografico, senza dire ovviamente del disegno(!), era assai differente dal romanzo di Malot e dalla serie di Dezaki. La più grossa differenza era nella presenza sia di animali parlanti, che di personaggi con nomi diversi (la scimmietta Belcuore) o del tutto nuovi, tipo il pappagallo Beppe, Lisa la sorellina(!) di Remì, Mimosa la cagnolina di Lisa, ma anche la più concreta presenza del cognato cattivo, Giacomo Milligan, ed il suo avvoltoio. Di contro mancavano alcuni personaggi della serie tv trasmessa dalla Rai TV, cosa che fu la causa, a mio avviso, di alcune pasticciature presenti in questa mia copia, immagino che il bambino o la bambina non avessero gradito il regalo farlocco...
Il film, col titolo"Remigio senza famiglia" o "Senza Famiglia", fu proiettato nei primi anni del 1970, a dimostrazione che alcuni film animati giapponesi arrivarono ben prima dell'anime boom del 1978, per poi essere recuperato nel 1979/80, con il titolo modificato, che perse il "gio" di Remigio.
Venne anche più volte trasmesso dalle piccole tv private, affamate di qualsiasi cartone animato giapponese, specialmente sotto il periodo natalizio, e vista la trama del film, con morti a ripetizione... non era proprio il cinepanettone ideale... che infatti io avrò visto giusto una volta, e di cui digerivo solo il cane san Bernardo.
Non saprei indicare se la locandina che ho trovato sul web riguardi la prima proiezione o la seconda.



Il termine "cartone animato giapponese" indicava anche per gli editori un prodotto ben specifico,
infatti la Mondadori, forse in un piccolo slancio di onestà, o per evitare denunce, nella quarta di copertina specificava quale fosse il titolo originale del film da cui era tratto questo libro.





Curioso il fatto che l'anno di produzione del film presente nel cartonato non collimi con quello presente in saggi sull'animazione o su siti specifici, il 1970.



Tutti i personaggi buoni.




L'adattamento del film per la versione cartonata fu operato da Mario Leocata.






Ad occhio direi che alcuni disegni siano stati presi direttamente dalla pellicola del film, mentre altri, come quello sotto, siano stati disegnati da qualche ignoto illustratore della Mondadori.






Già si vede il primo personaggio inventato per questo film del 1970, il rosso pappagallo Beppe.






L'arrivo del padre adottivo che, come primo segno di affetto verso il figlio mai visto prima, lo vende...






Remi fa amicizia con gli animali di Vitali.




Capi corre dal suo padroncino, mentre Beppe non riesce a seguirlo, nonostante abbia il dono del volo...






Partono le avventure (mortali) del gruppo.





Il titolo rende già l'idea degli eventi che seguiranno.






Immagino che ai tempi fosse già difficile trovare un medico per un cristiano, figuriamoci per una scimmietta, anche se parlante.





La vera identità di Vitali!




Questo mi pare sia un disegno preso dalla pellicola, vista la qualità assai migliore rispetto alle altre illustrazioni.
Belcuore si avvia alla dipartita scenica.






Visto che nella compagnia non sono rimasti animali, Capi diventa un cane equilibrista.




Mamma Milligan ed il fratellino malato Arthur... ehm.. volevo dire la sorellina sana Lisa... a questo punto del libro è già tanto che il proprietario/a originale non gli avessero dato fuoco, altro che qualche ghirigoro sulle pagine... infatti mi pare di aver notato che da un certo punto in poi le pagine venissero aperte per la prima volta, indice che il libro, causa la delusione, venne messo inesorabilmente da parte...




Per fortuna che gli shojo manga non erano ancora stati inventati, altrimenti sarebbe stato un classico vedere Remi e Lisa che si innamorano ignari del loro legame di sangue...




Il cattivo cattivo, lo si riconosce dall'avvoltoio sulla spalla... ma chi va in giro con una avvoltoio?
Era un avvoltoio nano?




Remi parte per tornare con Vitali, appena scarcerato. Remì ha dato la catenina d'oro a Lisa prima di partire.




A Vitali viene il di mal di cuore... come ipotizzai da bambino per Candy Candy, non è che Remi porti un po' sfiga? Visto che tutta la compagnia itinerante, dal suo arrivo, è stata disintegrata...




Parigi è scossa da un onda di terrore, arriva Remi!!!!!






La tonta della madre capisce che Remi è suo figlio, ma si affida ancora al cognato, è proprio scema...




Beppe arriva a Parigi!
Ci ha messo solo una ottantina di pagine...




Giacomo Milligan rapisce Remi.





Pappagallo vs avvoltoio, chi mai vincerà?






Proprio mentre la mamma sta per partire Remi si libera, ma lei non lo sente.




La fuga per la vittoria.




La corsa verso la madre.




La rincorsa in groppa a Capi.




A sto cane gli saranno scoppiati i polmoni...



Il lieto fine



Ma non faceva prima a far fermare la nave?!
Ma, soprattutto, Capi nuotava più veloce di una nave e correva più veloce di un treno? Superdog?




Penso che a questo punto piangesse anche il bambino che aveva questo libro, ammesso sia arrivato fino a questa pagina...



Sbaglierò, ma secondo me Capi aveva qualche mira sulla cagnolina Mimosa  ^_^




Però Remi si ricorda della sua mamma adottiva, e parte per portarla a Parigi.










4 commenti:

  1. Seguo sempre il tuo Blog con enorme interesse e gran piacere!
    E' per questo che ti ho premiato :)
    A questo link:
    http://fumettidicartarchivio.blogspot.it/2015/04/tre-premi-e-mi-riempio-di-gioia.html

    Un caro saluto e ancora complimenti!
    Orlando

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  2. Avevo questo libro ! Lo dimenticò una bambina - figlia di una amica di mia madre -a casa mia. Mi madre fece di tutto per restituirlo, ma alla fine ci fecero capire che potevamo tenerlo. All’inizio non mi piaceva molto, poi piano piano mi ci affezionai, anche perché io, a parte questo, un libro di Snoopy e uno della Piccola Fiammiferaia, non avevo altro da leggere. Una sera mia madre iniziò a leggermelo lei e così per tre sere di seguito. Non dimenticherò mai quel momento di vicinanza con mia madre, legato proprio a questo libro e a quelle illustrazioni. Per questo per me resta un bel libro.

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    1. Bel ricordo, grazie di averlo condiviso.
      Lo scopo del blog è anche far riaffiorare questi piccoli piacevoli ricordi ^_^

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