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martedì 22 novembre 2016

"Discutendo con i bambini di Mazinga e di fantasia", di Lella Longoni - "La Repubblica" 26 luglio 1980



Occasionalmente, molto occasionalmente, i giornalisti avevano la magnanima idea di dare la parola ai soggetti dei loro fiumi di parole scritte, cioè noi bambini.
Ed ancora più occasionalmente non usavano le loro testimonianze per strumentalizzarle.
Questo articolo è uno di quei rari casi, non che la giornalista non esprima la propria opinione, per altro assai pacata, ma lo fa all'inizio della pagina riservata alle interviste ai bambini, lasciando, per il resto dell'articolo, le loro parole senza alcuna chiosa da adulta.
A distanza di tanti anni queste interviste ci ricordano quello che noi stessi pensavamo, i nostri gusti e commenti, le diatribe su quale robottone fosse più forte. Ormai siamo adulti, e non ci metteremmo mai a litigare con altri adulti per far primeggiare il nostro robottone preferito... ed in fondo sarebbe uno sforzo inutile, in quanto il Grande Mazinga è il più forte di tutti!  ^_^
A dire il vero un paio di batti e ribatti tra questi bambini e bambine mi ha ricordato i flame sui forum, dove gente di 30/40 anni si scannava per il primato di questo o quel robottone. Magari sono gli stessi dell'intervista  :]
Il target è un po' più basso di quanto fosse la mia età nel 1980, ergo le risposte sono leggermente poco articolate, ma comunque non da ebeti, come ci volevano far passare regolarmente  >_<
L'età degli intervistati è dai sei ai sette anni, comunque i bambini che rispondono alle domande sono parecchi, sia maschi che femmine, in vero parecchie, e qualcuna pare pure parecchio ferrata in materia.
Da notare che la redazione scelse la frase più impressionate, "il  sangue dal naso del Generale Nero" per dare il titolo a questo spezzone di interviste. Il titolo ad effetto lo avevano nel DNA...


Alcuni passaggi sono esilaranti, ma non nel senso di ridicoli, divertenti, spontanei, freschi. La testimonianza che noi ci limitavamo a guardare un cartone animato, che era giaponese solo per puro caso, ne comprendevamo la trama e ci piaceva, mentre in altri casi la serie non ci garbava. A differenza di quello che pensavano giornalisti ed esperti vari non ci sorbivamo tutto senza capacità critiche... beh... tranne per quelli che si bevevano che Mazinga Z e Koji Kabuto meritassero considerazione...
Le prime domande vertono sull'utlizzo della televisione, e su quanto venga guardata, da cui si nota che a soli 6 o 7 anni stavano alzati fino alle 22,30 per guardare i film western, immagino assieme ai genitori.
Poi partono le domande più interessanti  :]


Caro Lorenzo, pur apprezzando il fatto che tu sappia a memoria tutte le armi del Grande Mazinga, devo sinceramente dirti che la tua iniziale affermazione che "Mazinga Z è uguale a Mazinga (il Grande)", è smentita dai fatti. Ti perdono perchè magari ai tempi non avevi ancora visto le ultime puntate del Grande Mazinga, e neppure il film "Mazinga Z contro il Generale Nero"  :]
Moira è l'esempio di quanto lo scontro tra Tetsuya e il Generale Nerò impressionò quelle giovani generazioni, una battaglia epica, che non si era mai vista prima in televisione.
L'unico appunto è che il Generale Nero non proferisce la frase citata da Moira  ^_^






In omaggio a Moira metto le scene che la colpirono così tanto.









Io avevo la tv in bianco e nero, ergo il sangue mi risultava grigio, ma per chi aveva la tv a colori il sangue risultava Fanta  :]






Parrebbe dal titolino che le femminucce non guardassero i robottoni, perchè era roba da maschietti, ed invece sotto sotto... c'erano piccole fan di Gundam, Astroganga, Gaiking e Jeeg!







Leggendo del "raggio PLUTONICO" di Jeeg ho riso per svariati minuti  :]
Non è da escludere sia stato un errore di trascrizione, annche se tutte le altre armi furno riportate correttamente.



Le risposte dei più piccini.
Cari bimbi, ma se si chiama "l'APE Maia", non può essere una mosca... altrimenti la chiamavano la Mosca Maia...
Brava Ida  ^_^








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